Regina Rossa di Victoria Aveyard

Scritto da AmanteDiLibri - 08 giugno

Buongiorno lettori!
eccoci qui con una rapida recensione prima di tuffarmi nello studio per gli ultimi esami universitari.
Oggi toccherà ad un libro decisamente atteso e uscito pochissimo dopo l'uscita americana, siete curiosi?

Titolo originale: Red Queen
Serie: Red Queen n°1
Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1 Giugno 2015
N°pagine: 432
Trama: Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità.
Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso...
Mare rappresenta un’eccezione destinata a mettere in discussione l’intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi.
Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l’altro e Mare contro il suo cuore.
Regina Rossa apre una nuova serie fantasy vivida e seducente dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l’unica mossa certa è il tradimento.
Leggendo la trama ero convinta di trovarmi di fronte un fantasy (a dirla tutta, lo dice chiaramente). Leggendo qualche commento privo di spoiler ero convinta fosse un fantasy. Leggendo il libro ho scoperto che Regina Rossa in realtà è un distopico, un libro di fantascienza: certo con un aspetto di "magia" che manca a tutto il resto del genere, quello a cui siamo abituati per lo meno, e forse che affonda le sue radici in un mondo immaginario (anche se di questo non sono del tutto convinta) ma che non basta a far prevalere il fantasy sulla distopia.
Come saprete quest'ultimo non è proprio il mio genere preferito per quanto occasionalmente lo legga quindi immaginate il trauma quando apro il libro convinta di una cosa e mi trovo davanti una storia completamente diversa.
Questo ha intaccato la mia opinione del romanzo? Purtroppo si.
Ma andiamo con ordine. Mare Barrow vive in un piccolo villaggio di rossi vicino alla resistenza estiva della famiglia reale. Il suo diciottesimo compleanno si avvicina e senza un'apprendistato seguirà il destino dei tre fratelli maggiori e  verrà mandata al fronte per prendere parte alla guerra che da più di cento anni imperversa ai confini di Norda. Solo la sorellina più piccola sarà salvata da questo destino grazie alla sua abilità con ago e filo che le hanno garantito un lavoro per gli argentei.
Perché nel mondo creato da Victoria Aveyard ci sono caste ben distinte, i rossi e gli argentei… e ciò che li distinguerà non sarà solo il colore del sangue ma anche le abilità - magiche - che derivano da quest'ultimo.
Ma Mare, senza saperlo, cambierà quello che tutti sanno e questo la farà cadere tra le grinfie della famiglia reale, dove una regina in grado di leggere e surrurrare nella mente sarà decisa a distruggerla e ogni sua mossa sarà spiata da telecamere e soldati.
Riavuta dal trauma di scoprire che si trattava di un distopico non ho potuto fare a meno di notare come questo romanzo, dopo tante targhette mai credibili, possa essere considerato a tutti gli effetti il nuovo Hunger Games. Le similitudini iniziali, la miserie della vita del villaggio rosso, la necessità di Mare di rubare per mantenere la sua famiglia, la guarnigione presente ma non troppo attenta a cosa accade mi hanno ricatapultato nel distretto 12. Ma non finiscono qui le cose simili. Ci saranno delle arene per dei duelli all'ultimo sangue, una volta necessari per sedare le ribellioni e giustiziare qualche rosso, ora per scontri tra argentei come per dimostrare alla popolazione priva di abilità contro cosa andrebbero se decidessero di cambiare il loro destino. Ed è proprio durante uno scontro tra le giovani aspiranti regine che un'altra similitudine si fa avanti: quella con The Selection. Dico la verità non pensavo che avrei mai detto una cosa del genere ma è impossibile negarla tra il Torneo delle regine, le lezioni di Mare, i pensieri di mare, ma ancora una volta anche la similitudine tra le Palafitte, i rossi e la casta numero cinque di America.
Passando poi sul fronte scrittura, sono certa che un piccolo sforzo in più per essere meno prevedibili, meno simili ad altri romanzo, meno dispersivi e senza tecnologia si poteva fare, anzi, avrebbe giovato al romanzo… ma probabilmente sarà una voce fuori dal coro riguardo all'ultimo punto per lo meno!
Tuttavia mi sono affezionata a Mare, Cal e Maven anche se qualcosina anche di loro non mi ha del tutto convinta. Se da un lato la ragazza deve lottare prima con le speranze deluse della sua famiglia e poi con le aspettati, le difficoltà e i pericoli della vita a corte, dall'altro i due principi sono entrambi forti, sempre al suo fianco e desiderosi a modo loro di cambiare il destino del regno. Ma con la guardia scaltala uno dei due sarà costretto a scelte che lo allontanano da Mare e tutto rischierà di precipitare.
Malgrado tutti gli appunti che ho fatto su questo romanzo sono rimasta incollata alle pagine e ora, anche se ci sarà un bel po' da aspettare e non abbiamo la certezza che arrivi in Italia, non vedo l'ora di poter leggere il secondo romanzo della serie e il prequel Queen Song.
In conclusione quindi consiglio questo romanzo a chi ama maggiormente lo Young Adult, in particolare di genere distopico, più che agli amanti del fantasy!

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